20 gennaio 2010
Che stupida!!!
E non sarei una stupida se i giorni prima,o addirittura la mattina stessa,non avrei sperato di incontrarti..certo l'occasione giusta come no..entrambi a fare l'esame...
Come mi vesto?Mi trucco o acqua e sapone?Ti mando un messaggio o ti faccio un saluto??
No, troppo difficile vero?Eh certo...
Perchè ieri ti ho visto già da lontano appostato davanti l'aula,bellissimo e intrigante come sempre.Sei l'unico ragazzo che, ora come ora, mi attira lontano dai fantasmi del mio passato.
Faccio finta di nulla,ti passo accanto,mi sorridi,mi saluti,un come va,l'alletante proposta di poter fare due chiacchiere da soli ma no...ecco che sul più bello me la faccio sotto non reggo chissà perchè davanti a te mi sento così piccola e insignificante:"ohy ciao si tutto bene te??speriamo per l'esame..guarda vado a ripassare ora..."
Ma si può essere più stupide??E mi chiedi quando vengo a padova a trovarti o a studiare assieme..dico di si ma alla fine..tu non insisti e non mi cerchi più ed io faccio finta di dimenticarmene,mentre in realtà ho solo una fottuta paura di scottarmi.
Non immaginerai mai tutto questo,purtroppo.Ma anche vero che non posso aspettarmi che qualcuno lotti per la mia attenzione,se poi sono la prima a circumnavigarla per timore di finirci dentro.
Ed ora?Non mi resta altro che aspettare il prossimo esame.Non trovo scusa migliore.
18 gennaio 2010
Persa nel passato
Stasera se non ho la giusta colonna sonora nemmeno se ne parla di cominciare.
Chissà come stai.Chissà dove sei,con chi sei,che fai.Se mi pensi mai.
Vorrei tante cose..parlarti,toccarti,guardarti,stringerti forte e non staccarmi mai.Ridere.
Di gusto.Con te.
Ti conosco da 5 anni come nessuno mai,anche se il verbo conoscere ora non so quanto sia adatto per definire il nostro rapporto nell'ultimo anno...o meglio non-rapporto.Già.Per quanto mi sforzi a te riesco a perdonare sempre tutto e se penso al nostro passato i ricordi belli prevalgono su tutti i tuoi sgarbi,mi basterebbe ora solo il tuo sorriso...sarebbe un attimo.
Un attimo può fare tanto.Un attimo così mi basterebbe per cancellare tutte le sofferenze che mi hai fatto passare.
Ma hai chiuso con me. In una gelida giornata di gennaio,esattamente un anno fa,tu hai chiuso con me.Ma non io con te.
Ti ho sempre detto che ti avrei portato nel cuore qualsiasi cosa fosse successa,forse è stata interpretata come una di quelle promesse che si fanno a 15-16 anni quando non si sa nemmeno cos'è l'amore e si tenta ancora di capire tutto, si tende ad essere esagerati.
Beh mi dispiace dirtelo ma non è cosi.
Mi è bastato vederti la scorsa settimana,anche se da lontano e nella circostanza più brutta e triste come solo un funerale sa fare,ma ecco anche solo una fugace apparizione,un abbraccio di circostanza,uno sguardo mi fanno precipitare.
Belli i tempi in cui condividavamo tutto...è stato tutto per 4 anni..tranne una delle solite storie liceali.
Vorrei occupare un posto nella tua vita adesso,scegli tu se potrò farle solo da sfondo laconico o immergermi completamente in essa fino ad inzupparmene.
"La ruota gira!!E' una questione di criceti e roditori in generale...."
Questo mi dice Stefania.
Ma forse la mia non ha mai spesso di girare nella stessa direzione,quella che mi porta a te.
8 gennaio 2010
Brutta
Non c'è niente da fare,prima o poi nel corso della propria vita,arriva quel giorno.Il giorno in cui non importa solitamente quante persone ti passino accanto girando il loro sguardo verso di te,quante ti invidiano il non passare mai inosservata (anche se questo vuol dire non poter avere il diritto di inciampare sull'ultimo gradino del duomo,sbattere contro qualsiasi altro essere dotato di forma, in movimento o meno,che ne so diciamo cartelli,piccioni,porte,entità superiori conosciute anche col nome di Dio, senza che nessuno scoppi in una risata convulsiva), quante sbavino per la tua nuova borsa che tieni orgogliosamente tra il gomito ed il polso,quasi fosse l'ultimo esercizio fisico promulgato dal tuo personal trainer..ma TU ti vedi brutta.
Ecco ripeto..non c'è proprio nulla da fare.Ti guardi e ti chiedi:ma questa sono davvero io?Chiedi allo specchio se quella massa informe di capelli ingarbugliati e sporchi,occhiaie che riescono a toccare il pavimento,alito pesante,occhiali sporchi e storti e ciccia che fa capolino qua e la ,giusto a ricordarti che l'ultima volta che hai visto una palestra forse è stato nell'ultimo mese del 1341, ti rappresentino.
La risposta non arriva,diciamolo il nostro solitamente non è lo specchio di Biancaneve che potrebbe far aumentare la nostra autostima da -187264 a +837659,ma si tratta di un semplice specchio perdinci!Ha la sua bella cornice dorata che lo avvolge e finisce tutto là..nell'immagine che esso riflette.
Ma sapete cosa vi dico
Quasi quasi per oggi..il mio specchio lo mando in vacanza.
4 gennaio 2010
A volte basta così poco
3 gennaio 2010
iniziare dalla fine
Mi rendo conto che non c’è un modo per iniziare bene o male a scrivere qualcosa,ma d'altronde mi dico anche che l'importante è avere semplicemente qualcosa da scrivere e quindi anche un pò chissenefrega del perchè e del come sono qui.Sono qui.Ora.E questo è quello che conta.
Ci sono dei momenti in cui ti vorrei dire tante cose ed altri in cui mi chiedo se davvero sono importanti,se non è meglio lasciar scorrere tutto e basta perché non si può farne una questione quando mancano le basi..ed allora lascio perdere,vada come vada. Si lo so è da vigliacchi chiudersi a riccio cosi,ma spesso funziona. Non so nemmeno se troverò davvero il coraggio di cliccare su quel pulsantino con scritto pubblica che mi guarda sospettoso perché mi sa che già mi ha inquadrato.
Anche ora davanti ad un foglio bianco da riempire ho il vuoto,non riesco a trovare le parole giuste,credo di averle perse, strada facendo,giorno dopo giorno.
Ora è mai possibile che se ti dovessi vedere non saprei realmente come salutarti?a voi la scelta signori!!!è mai possibile che con te tutto diventi sempre una sorpresa perché non si sa mai cosa aspettarsi? La verità è che ora come ora non ti posso dire guarda vorrei questo e questo e perché no anche un po’ di quello….no non te lo so dire per una serie di motivi( anche se invece probabilmente una parte di me lo sa), ma quindi ora ti chiederai perché diamine sto sprecando dell’utile tempo per parlare del niente quando potrei scoprire una nuova forma di vita all’interno del mio armadio, ma lasciando stare le divagazioni che il mio cervello ama fare e lasciando stare anche lui perché non si sente troppo bene al momento, odio il sapere a priori che da un persona ci si può aspettare fin la,odio i limiti,odio il dover rincorrere qualcosa che non ha una vera forma,odio l’indifferenza,odio non poter contare su una persona,odio essere sempre pronta per gli altri,a preoccuparne,odio aspettare un messaggio una telefonata un saluto una cosa carina,odio stabilire che non posso permettermi di affezionarmi a determinata gente,odio il mio orgoglio per non agire d’impulso e frenarmi perché tu ci sei e non ci sei.
Ogni tanto, mi attacco al tuo sguardo. Mi ci attacco perché il tuo sguardo è presenza: fisica, vera, e tutto il resto. È presente.
Ti ho conosciuto che ero convalescente da un’esperienza che mi ha quasi distrutto e io ora mi sento bene, molto meglio, ma non mi fido ancora della mia capacità d’aver recuperato. Ecco, spesso sto così, mi fermo e vengono fuori i dolori, sono prigioniera del passato, e allora mi blocco, calma, mi dico, non fare la pazza, non lanciarti che sei convalescente. Tu non te ne accorgi, ma io sono troppo vulnerabile e per questo non voglio sbilanciarmi…ho aperto una finestra, una finestrella, uno spiraglio: ma i convalescenti non devono aprire un bel niente, che poi prendono freddo e poi è un attimo, e devono tornare a letto. È un attimo perdersi, capisci? È pazzescamente facile. Capita. Ecco, tu devi capire questo: a me no. A me non capita. Non so che destino avremo, ma io non ho mai mancato un appuntamento in vita mia. Se vuoi fuggire, vai. Non ti fermerò.
Ma come si dice: non voltarti, perché io sarò lì, a guardarti bene.
Comunque vada. Volevo solo che tu lo sapessi.